giovedì 16 novembre 2017

SOLO PER SEMPRE TUA di Louise O'Neill


Sinossi: 
Sono sempre state amiche, Freida e Isabel. Ora hanno sedici anni, frequentano l’ultimo anno della Scuola e sono in attesa della Cerimonia dove sperano di essere scelte come compagne da uomini ricchi e potenti. L’alternativa è diventare concubine, o non essere scelte affatto e andare incontro a un destino terribile. Come tutte le altre ragazze, Freida e Isabel sono state prodotte in laboratorio e allevate con l’unico scopo di diventare perfette: la cura del corpo deve essere la sola ragione di vita, il loro carattere deve essere socievole e disponibile. Ora che il momento sta per arrivare la pressione è fortissima. Isabel mette a rischio la sua sfolgorante bellezza perché non vuole più sottostare alle regole di questo mondo spietato... Poi finalmente i ragazzi arrivano, per scegliere le loro compagne. Freida sa che deve combattere per il suo futuro, anche se per questo deve tradire la sua migliore amica, anche se significa innamorarsi quando è vietato, anche se sa che le conseguenze possono essere irreparabili…

Commento di:
 

La protagonista e voce narrante è freida (tutti i nomi femminili all'interno del libro vengono riportati con l'iniziale in minuscolo) che insieme all'amica d'infanzia isabel e ad altre ragazze hanno compiuto sedici anni e si accingono all'attesissimo momento della Cerimonia, ma loro non sono adolescenti comuni bensì progettate in laboratorio seguendo rigidissimi canoni di bellezza ed indottrinate dalle caste affinché siano sempre impeccabili, svampite e sottomesse al volere dell'uomo. 

Ma cos'è la Cerimonia? Nel mondo creato dalla O'Neill, la popolazione è stata decimata e per garantire la sopravvivenza della razza, per ogni ragazzo nato quell'anno devono essere create appositamente tre ragazze affinché costui abbia modo di scegliere la sua compagna ovvero colei che gli darà dei figli. Chi non verrà scelta come compagna - ruolo a cui tutte aspirano - potrà essere scelta come concubina e quindi soddisfare le "altre" necessità dell'uomo, prendendo un farmaco che le bloccherà il ciclo... E chi non ricoprirà nessuno dei due ruoli precedenti? Sarà destinata a votarsi alla via delle caste ovvero occuparsi della formazione delle nuove aspiranti compagne e a svolgere altre mansioni all'interno della Scuola. Chi delle ragazze dimostri un atteggiamento sovversivo, un barlume di intelligenza o semplicemente non rispetti i canoni fissati dalla Scuola è destinata ad andare Sottoterra, spauracchio che terrorizza le nostre protagoniste e di cui si scoprirà meglio il significato man mano che si procede nella lettura.

Quando ho deciso di leggere "Solo per sempre tua" ero ben consapevole di trovarmi davanti ad una lettura per niente facile, ma mai mi sarei aspettata di restarne così sconvolta. All'inizio avevo preso sottogamba il tema della donna "in provetta" e così attenta all'apparire; nella mia testa sentivo il ritornello della canzone anni '90 Barbie Girl degli Aqua, "I'm a Barbie girl, in a Barbie world \ Life in plastic, it's fantastic" eccetera eccetera... Ma man mano mi addentravo nella storia, il tutto cominciava ad assumere toni sempre più foschi e ambigui mettendomi addosso un'angoscia senza pari. Già dal modo di identificare i personaggi si percepisce il dislivello tra uomini e donne all'interno del libro, tuttavia preferisco mettere in chiaro che questo romanzo non è una pura invettiva contro gli uomini né un attacco diretto alla donna, ma tende a sottolineare quanto la donna sia competitiva e crudele se messa all'interno di un sistema in cui è necessario spiccare più per le frivolezze che per l'intelletto.
L'uomo in questa società futuristica è la colonna portante; la donna, invece, è destinata ad essere figura d'intrattenimento e\o una sforna-pargoli senza carattere meramente concentrata sull'esteriorità.
Ampiamente ispirato al romanzo "Il racconto dell'ancella" di Margaret Atwood (che vi consiglio di leggere), il libro della O'Neill affronta diverse tematiche forti, si spazia dalla dipendenza dai farmaci all'ossessione maniacale per il trucco e l'outfit giusto al malsano chiodo fisso del peso forma e molto altro ancora. Sì, perché il talento dell'autrice sta nel farti prendere coscienza dei comportamenti sbagliati delle ragazze, spingendoti quasi ad odiarle per la loro superficialità, eppure attraverso queste azioni veicola il messaggio corretto spingendo alla riflessione. Mi ha talmente scosso e suggestionato che mentre scrivo questa recensione mi rimbombano ancora in mente i mantra di formazione delle ragazze (ad esempio: le ragazze grasse dovrebbero essere fatte fuori), perché sebbene si tratti di una scuola non esistono lezioni come siamo abituati a conoscerle. Tutto si fonda sul terrore psicologico, alle ragazze non viene insegnato a leggere e scrivere - così da mantenerle in uno stato di rassicurante ignoranza atto a non produrre pensieri autonomi - ma partecipano ad esercizi, spesso crudeli e al limite dell'umiliazioni, che servono a sottolineare e correggere i loro eventuali difetti. 
Ma allora vi chiederete perché non ho dato un punteggio pieno? Perché seppur l'autrice riesce ad avvincere non approfondisce adeguatamente il mondo distopico in cui è ambientata la storia e si concentra troppo sull'abbigliamento e trucco delle ragazze facendo un po' perdere la cadenza di lettura. Eppure mi sento di consigliarlo agli appassionati di distopie, a chi è a caccia di una lettura forte e disturbante, a tratti a dir poco agghiacciante.


Valutazione finale: 
                                      

Un assaggio dal libro: 

"Piangere è brutto, ci urlavano le caste quando eravamo bambine e ci sbucciavamo le ginocchia cadendo. Piangere vi riempie la faccia di chiazze. Nessun uomo vuole una ragazza che piange. Dovete essere sempre allegre e spensierate. Così non piango. Ma soffocare il pianto mi dilania."

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