lunedì 4 dicembre 2017

RAGAZZE ELETTRICHE di Naomi Alderman


Sinossi: 
Naomi Alderman immagina un mondo dominato dalle donne, in cui gli uomini sono ridotti in semischiavitù. Le ragazze adolescenti hanno infatti sviluppato una sorta di energia elettrica capace di fulminare chiunque cerchi di molestarle. Quattro personaggi ci guidano tra i diversi scenari sociali, politici, mediatici e confessionali che il rivoluzionario ribaltamento delle gerarchie e dei rapporti di genere ha innescato, raccontandoci come la diffusione della scintilla del potere femminile sia rapidamente degenerata nella depravazione. Le donne ora distruggono, violentano, seviziano e uccidono proprio come prima di loro avevano fatto gli uomini. Questa è l’atroce verità. L’universo distopico di Alderman, infatti, cresce e si sviluppa attorno ad una questione attualissima e disturbante: perché le persone, al di là del sesso e della razza, abusano del potere? Da questo libro, vincitore del Baileys Women’s Prize 2017, è stata tratta una serie tv che sarà distribuita in Italia nel 2018.


Commento di

Ci si focalizza in particolare su quattro personaggi che raccontano come si sia scoperta l'esistenza della "matassa", un organo situato appena sotto alla clavicola che dirama al corpo scariche elettriche che le donne (sviluppatasi nelle adolescenti che riescono a destare anche quella nelle donne adulte) possono manipolare a loro piacimento. Una sorta di arma a doppio taglio che se da un lato le rende più forti e più indipendenti, dall'altro suscita in loro una vera e propria sete di potere e vendetta che sfocia nell'emarginazione e nel controllo degli uomini. Non si fanno problemi a dare sfogo alla frustrazione accumulata per anni a causa di persecuzioni e preconcetti maschilisti - che hanno contribuito a catalogare la donna come "il sesso debole" della società e, per questo, facilmente manipolabile - innumerevoli e violente rappresaglie e manifestazioni annunciano la voglia di riprendersi quanto spetta loro di diritto ovvero un ruolo di rilievo nella comunità.


La narrazione si sviluppa in due modi, dapprima quello temporale - si dà il via ad un inesorabile conto alla rovescia che ha inizio con "Meno dieci anni fa" - e poi quello che va a classificare questa distopia come un romanzo corale: non c'è un unico protagonista, ma assistiamo alla diffusione del fenomeno da più voci sparse per tutto il globo terrestre.
Naomi Alderman non fa segreto di aver tratto ispirazione dal libro "Il racconto dell'Ancella" di Margaret Atwood; ha ripreso il tema della donna che si muove in un'ambientazione distopica e l'ha fatto suo attribuendogli una connotazione positiva (azzarderei anche femminista) e, allo stesso tempo, destabilizzante. 
Mentre nel romanzo della Atwood la donna era alla mercé dell'uomo, quasi totalmente assoggettata al suo volere, in quello della Alderman la domanda che permea l'intero romanzo è: "come sarebbe un mondo governato da sole donne che non hanno più da temere la supremazia e la forza bruta dell'uomo?"
Mi sono lasciata abbindolare da questa sinossi così avvincente e originale ma, seppur le premesse siano intriganti, spesse volte si scivola nella banalità. 
In particolare i tasti dolenti sono tre:
  1. Lo sviluppo della trama avviene in maniera confusionaria e ben poco realistica, i momenti dediti alle attività della criminalità organizzata e alle cospirazioni politiche sono gestiti male ed inverosimilmente.
  2. Il fondamentalismo religioso che fa da sotto-trama è scialbo e inconcludente, vorrebbe instillare la convinzione di una dottrina matriarcale tuttavia assume sempre più i contorni di una loggia di fanatiche che non si pone degli interrogativi, ma segue ciecamente la massa. 
  3. L'idea di attribuire un ruolo cardine all'influenza dei mezzi di comunicazione, quali mass media e social network, per diffondere i vari episodi della rivincita femminile nel mondo - attraverso forum online e canali per la pubblicazione di video - non ne esce granché vittoriosa, anzi risulta forzato e conferisce ulteriore staticità alla storia. 
A seguito dei punti sopra elencati il mio giudizio non può che essere negativo, la componente inedita c'è ma avrebbe potuto essere sviluppata in maniera migliore e più incisiva... Invece per tutta la durata della lettura ho avuto la sensazione di trovarmi davanti ad un romanzo incompleto, anonimo e privo di vividezza.


Valutazione:

Un assaggio dal libro:

" [...] Se il mondo non avesse avuto bisogno di una scossa, come mai questo potere si sarebbe manifestato adesso? 

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